Non poteva scegliere migliore occasione BMW del Salone di Parigi per il debutto della sua Mini Paceman. D'altra parte l'attesa era tanta per la versione “coupé” a tre porte della Countryman.
Ma le differenze ci sono tra questa vettura e la piccola SUV da cui deriva la Paceman. Infatti possiamo osservare come questa sia un'auto dal look un po’ più sportivo. Tutto merito dell’assetto ribassato di un centimetro e anche dell’altezza del corpo vettura che scende di circa 43 millimetri.
Il risultato finale è che la vettura è alta 1 metro e 52 centimetri. Aumenta anche la lunghezza, anche se di poco, e che viene aumentata di un paio di centimetri arrivando a 4 metri e 12 centimetri.
Paga la capacità del bagagliaio che scende da 350 a 330 litri. Spostandoci all'interno notiamo che nell’abitacolo ci sono i sedili singoli anche nella seconda fila, scelta certamente originale ma che forse toglie un po' di spazio. I sedili sono divisi dal binarietto per gli accessori.
Sotto il cofano poche novità: 1.6 a benzina, aspirato per la Cooper (122 CV) e turbo per la Cooper S (184 CV) e i turbodiesel 1.6 (112 CV, D Cooper) e 2.0 (143 CV, D Cooper S); cambi manuale o automatico, trazione anteriore o integrale.
Ma c'è attesa per la più potente versione John Cooper Works. Occhio alla John Cooper Works GP, potentissima ed esclusiva, prodotta in soli 2.000 esemplari: motore 1.6 turbo con 218 CV, abitacolo a 2 posti, 1160 kg, 0-100 in 6,3 secondi e 242 km/h.
Nuova Mini Paceman 2012: esterni
Nuova Mini Paceman 2012: su strada