Una delle spese più gravose per gli automobilisti, lo si sa bene, è quella relativa all'assicurazione per la responsabilità civile. Il nostro Paese, anche questo è un dato tristemente noto, è uno dei pi cari in assoluto in questo senso.
Adesso si spera in uno spiraglio grazie alla Rc auto standard, un contratto base uguale per tutte le Assicurazioni, che dovrebbe consentire al cliente di comparare le tariffe in modo semplice e pagare Rca meno care.
Una decisione del governo Monti che dovrebbe consentire un bel risparmio, anche se in molti sono scettivi. La prova dei fatti, come spesso accade in questi casi, sarà l'unica che potrà consentire di capire se davvero si è trattato della
Ad esempio Stefano Mannacio, presidente del Cupsit (patrocinatori stragiudiziali), è convinto che non sia affatto la soluzione giusta, anzi, che si tratti di un provvedimento che presenta molti difetti: “La natura del contratto base produce ‘il paradosso della trasparenza’. Con pochi operatori e un paio di ‘price maker’ di riferimento, ciò che sarà più comprensibile per gli assicurati, lo sarà anche per le Assicurazioni. La conseguenza inevitabile sarà, a parità di condizioni, un aumento dei prezzi ‘di listino’ che, in molti casi, sono ben diversi dai prezzi reali di una polizza”. Ma Mannacio svela pure che, “nel 2001, l’Antitrust multò le Compagnie per uno scambio di dati sui prezzi per 700 miliardi di lire. Poi è nato il preventivatore Isvap (ora Ivass) e adesso è arrivato il contratto base: così le Compagnie potranno fare alla luce del Sole ciò che una volta era loro impedito e sanzionato”.
Rca 2013: arriva lo standard